La "Collaborative Healthcare" rappresenta una nuova frontiera della
telemedicina e della sanità. Si tratta di nuovi modelli operativi resi
possibili da recenti ed innovative soluzioni tecnologiche, in primis il
cloud computing e la telemedicina, nell'ottica di migliorare
l'assistenza al paziente. Si tratta di servizi assistenziali generati
attraverso la comunicazioni tra diversi attori come medici e infermieri
organizzati in team multi-disciplinari e con strumenti di teleconsulto e
telemonitoraggio.
Vitaever si inserisce in tale scenario come
attore abilitante del processo organizzativo a cui demandare la gestione
delle comunicazioni tra gli operatori e il coordinamento delle loro
attività. Tra gli strumenti messi a disposizioni in Vitaever c'è la
pianificazione delle operazioni infermieristiche, anche considerando
soggetti esterni, come il medico di medicina generale, preposto al
monitoraggio delle terapie in atto ai suoi pazienti, o personale di
corredo intento alla consegna farmaci prezzo il paziente.
La
collaborative healthcare può anche coinvolgere il paziente stesso o la
sua famiglia a cui demandare parte dell'assistenza come la verifica
dell'assunzione di medicinali nei tempi corretti. Si possono quindi
instaurare sinergia tra personale assistenziale e famiglia volte a
migliorare la qualità dell'assistenza ma anche a contenerne il costo.
lunedì 16 aprile 2012
giovedì 22 dicembre 2011
Social Innovation Europe, la Commissione Europea a cena con Vitaever
In occasione del lancio del nuovo sito della Commissione Europea dedicato all'iniziativa Social Innovation Europe (SIE) vogliamo ripercorrere il progetto "This is European Social Innovation" che ha visto Vitaever protagonista... anche "a cena".
Parte Prima.
Il progetto Vitaever è stato scelto nel 2010 dalla Commissione Europea
tra dieci esempi per descrivere il concetto di innovazione sociale.
L'esperienza è raccontata nella pubblicazione che è visionabile qui.
Parte Seconda.
Vitaever ha partecipato insieme agli altri progetti scelti a tre giorni
nel Social Innovation Park di Bilbao (settembre 2010). L'intento era
dimostrare come un gruppo di innovatori internazionali potesse lavorare
insieme e unire le proprie idee in un ipotetico progetto comune. C'erano
Italia, Germania, Francia, Turchia, Romania, Danimarca, UK, Portogallo.
Parte Terza.
La Commissione Europea ha annunciato i risultati del progetto a marzo
2011 durante due giorni di lavoro a Bruxelles. Tra i partecipanti ci
sono stati i Commissari di Industria, Ricerca e Innovazione nonchè il
presidente Barroso. La sera del primo giorno si è conclusa
nell'affascinante Théàtre de Vaudeville al centro di Bruxelles dove
durante la cena sono stati raccontati, davanti ai commissari e ai
rappresentandi dell'innovazione europea, quattro progetti che meglio
hanno rappresentato il programma. Tra questi Vitaever. Il report finale
dell'evento è visionabile qui.
mercoledì 7 dicembre 2011
Vitaever si arricchisce del Supporto tecnico. Sempre più cloud, sempre più supporto.
Abbiamo appena lanciato una nuova suite di prodotti Vitaever, tutti
destinati a fornire al cliente un'esperienza unica di supporto. Il
prodotti sono sia gratuiti sia a pagamento, online ma anche onsite.
Vitaever Wiki (gratis)
Il
contenitore della conoscenza di base, utilissima per trovare
informazioni sulle funzionalità principali del sistema con pratiche
pagine da leggere o da stampare.
Vitaever web TV (gratis)
E'
il canale Vitaever su You Tube, il modo più rapido ed intuitivo per
imparare ad usare le funzioni principali o quelle più specifiche di
Vitaever osservando video descrizioni fatte passo-passo.
Vitaever Ticket (a pagamento con piani mensili)
E'
il servizio di supporto remoto via web o telefono tariffato a piani
mensili. Si tratta di un pacchetto opzionale che si può aggiungere a
qualsiasi piano Vitaever.
Vitaever supporto On-site (a pagamento con tariffa oraria)
E' il nostro servizio di supporto tecnico presso il cliente.
Per dettagli:
lunedì 24 ottobre 2011
Convegno Cloud Computing, uno sguardo sulla sanità che verrà
Il 18 ottobre scorso si è svolto presso l'Ospedale di Castelfranco
Veneto il primo convegno italiano, ma dai toni internazionali, sul Cloud Computing per la Sanità (del futuro) digitale. Vitaever è stata tra i sostenitori dell'iniziativa e a monte di questa interessante esperienza facciamo alcune considerazioni.
C'è
un forte interesse tra gli addetti ai lavori, verso tutto ciò che possa
creare innovazione in sanità. Un interesse probabilmente promosso dal
momento di crisi che l'Italia sta vivendo e che spinge alla ricerca di
soluzioni nuove per ottimizzare la sanità e, a parità di risorse,
aumentare il beneficio percepito dal cittadino. Il cloud è una di queste
sfide e, come tutte le innovazioni, può esser affrontata con un ruolo
attivo, anticipando i tempi, o passivo attendendo che il tutto diventi
stabile e largamente adottato. Tuttavia i benefici maggiori sono
destinati agli "early adopter", coloro che sperimentano prima degli
altri e anticipano l'adozione di una innovazione beneficiando dei
vantaggi economici riservati ai primi utilizzatori e competitivi
completando l'apprendimento del nuovo quando gli altri saranno ancora
nell'incertezza iniziale.
Uno sguardo al nord europa e
un'altro alla Silicon Valley degli USA ha permesso di andare oltre i
confini italiani e "prevedere il futuro" osservando cosa succede dove i
cambiamenti arrivano prima o dove sono creati. Si è parlato quindi di home care, elderly care e
di una sanità che unisce pubblico e privato, traendo da entrambi le
risorse migliori per formulare un'offerta integrata per il cittadino e
in grado di oltrepassare i confini nazionali. Da Israele è giunto il
contributo del cloud alla continuità assistenziale, in particolare nel
monitoraggio fuori ospedale di malati cronici (come gli
scompensati cardiaci) mentre sono stati italiani gli esempi dell'uso del
cloud per analisi di dati sanitari utili a creare modelli decisori o
per l'estrapolazione di informazioni da grandi mole di dati.
Tra
i punti principali sollevati ci sono la sicurezza delle informazioni,
la privacy e la portabilità dei dati fuori dal sistema cloud (assenza di
lock-in). Probabilmente è su questi aspetti che si impernierà la
sfida tra i diversi sviluppatori dei sistemi cloud, sopratutto per la
sanità.
Noi, con Vitaever, faremo buon uso di ciò che è
emerso in questo simposio, conferma di quanto stiamo facendo e spinta a
contribuire ulteriormente ad anticipare la sanità che verrà.
Ecco cosa hanno detto alcuni media:
- Il Sole 24 Ore (1 novembre 2011)
- Il Sole 24 Ore, Sanità
- ANDknonos (agenzia di stampa)
- DataManager
- Cloud Economy
Presentazioni e registrazioni audio dell'evento:
http://saperi.forumpa.it/story/63471/cloud-computing-la-sanita-digitale
Ecco cosa hanno detto alcuni media:
- Il Sole 24 Ore (1 novembre 2011)
- Il Sole 24 Ore, Sanità
- ANDknonos (agenzia di stampa)
- DataManager
- Cloud Economy
Presentazioni e registrazioni audio dell'evento:
http://saperi.forumpa.it/story/63471/cloud-computing-la-sanita-digitale
martedì 18 ottobre 2011
Il Sole24Ore Sanità "Cloud computing in sanità: una sfida per migliorare i servizi"
A monte del convegno internazionale sul Cloud Computing in Sanità, il
Sole 24 Ore dedica questo articolo a come l'innovazioni tecnologica del
cloud possa migliorare l'offerta sanitaria.
Il Sole cita Renato Mason, Direttore generale della ULSS8 che organizza il convegno "il cloud rappresenta un'occasione unica per la pubblica amministrazione, in termini di crescita della qualità" e Burton Lee docente della celebre Stanford University "ormai è fiorente il mercato della Sanità in rete che integra i device mobili con i sensori per la rilevazione dei dati corporei e la rete e il web per inviare i dati al cloud e quindi agli specialisti sanitari".
Leggi l'intero articolo
Il Sole cita Renato Mason, Direttore generale della ULSS8 che organizza il convegno "il cloud rappresenta un'occasione unica per la pubblica amministrazione, in termini di crescita della qualità" e Burton Lee docente della celebre Stanford University "ormai è fiorente il mercato della Sanità in rete che integra i device mobili con i sensori per la rilevazione dei dati corporei e la rete e il web per inviare i dati al cloud e quindi agli specialisti sanitari".
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