mercoledì 24 maggio 2017

NeASS Lombardia, un network sociale di aziende speciali

Le ragioni per la creazione dell'Associazione - L’iter che ha portato alla nascita di NeASS risale all'anno 2007, quando alcune aziende espressero la necessità di concordare un’iniziativa nei confronti della Regione Lombardia per sollecitare l’attenzione in merito ad una particolare questione comune e di rilevanza sociale. Gli incontri avviati, dapprima in modo informale soprattutto con la finalità di un confronto molto concreto sulle problematiche e sulle soluzioni intraprese da ciascuno, hanno messo in evidenza, oltre ad un campo normativo complesso ed in qualche parte contraddittorio, una sorta di problema di “identità” delle Aziende Speciali. Il “forum” raccolse man mano adesioni crescenti: a partire dalle 5/6 aziende che lo avevano inizialmente promosso si è arrivati oggi alla costituzione di un’Associazione costituita da 25 aziende allocate in quasi tutte le province lombarde e sono stati aperti contatti con numerose altre realtà.

Una mission di rilevanza sociale - Questa interessante realtà lombarda nasce ufficialmente nel 2009, con una mission del tutto particolare nel panorama degli enti locali deputati a gestire servizi pubblici locali di rilevanza non economica: servizi agli anziani, ai disabili, alle famiglie ed ai minori, agli adulti in difficoltà, annoverando attività quali la gestione di strutture residenziali, di centri diurni e servizi domiciliari, del servizio sociale professionale e dei servizi di tutela minorile nonché un grande numero di attività e progetti anche innovativi.
Ad oggi sono 25 le Aziende socie che gestiscono questi servizi e rappresentano il punto di riferimento di oltre 370 comuni collocati in 10 province lombarde, e coprendo un bacino di circa 2.000.000 di abitanti.

Il compito di NeASS Lombardia è quella di raccogliere le Aziende speciali dei Comuni specializzate nei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari, aziende il cui scopo è proprio quello di fornire il supporto necessario ai propri Comuni (da ciò la loro natura di enti strumentali) nell'erogazione di servizi sociali e socio-sanitari, essenziali e delicati, rivolti a fasce di popolazione che più di altre necessitano di un servizio di sostegno. In pratica, si tratta di azioni volte all'inclusione sociale, alla prevenzione della marginalità, alla lotta contro la povertà, gli abusi e i maltrattamenti su minori e soggetti deboli. Unico obiettivo è aiutare le persone e le famiglie, migliorando la loro qualità della vita e rispondendo - laddove possibile - ai bisogni dei nuclei familiari, dei figli minori, delle persone con disabilità o comunque caratterizzate da limitazioni nella personale autosufficienza.

Si tratta di Enti che non sono altro che l’espressione della volontà dei Comuni stessi di procedere, alla gestione associata di questi servizi in territori più larghi del singolo confine comunale, tutto questo nella consapevolezza che si possano raggiungere forme diverse di economie di scala e si faciliti il costituirsi di risposte migliori di quanto possibile nel singolo Comune attraverso l’unificazione della gestione stessa dei servizi considerati.


Il valore aggiunto di NeASS - L’Associazione si è ispirata fin dal suo nascere all’idea di fornire riferimenti coerenti e, per quanto possibile, omogenei alle Aziende socie, in relazione ad una molteplicità di temi quali:
  • l’identità giuridica delle aziende speciali sociali anche rispetto alle disposizioni normative relative a modifiche statutarie
  • l’applicazione del Codice degli appalti
  • le regole da seguire per le forniture di beni e servizi
  • le normative su Privacy e Sicurezza
  • le norme relative a reclutamento, selezione e assunzione del Personale, ecc.
  • l’implementazione delle norme contenute nei recenti decreti sulle liberalizzazioni e sulla revisione della spesa.
Inoltre, l’Associazione ha costituito gruppi di lavoro interaziendali per favorire lo scambio di esperienze tra dirigenti e quadri e per mettere a confronto i rispettivi modelli operativi. A questo riguardo, particolare rilievo hanno due seguenti filoni di lavoro:
  • l'analisi e il monitoraggio dei costi e degli standard gestionali dei servizi gestiti o acquistati dalle aziende (SAD, CDD, CSE, Comunità minori, SFA, ecc)
  • il confronto sui diversi assetti organizzativi adottati dalle aziende associate per la gestione dei Servizi di Tutela minori, tipicamente affidati alla gestione delle aziende da parte dei Comuni, con indicazione esplicita dei modelli e degli standard gestionali assicurati.
Il lavoro comune di questi anni ha aumentato la consapevolezza che solo attraverso l’assunzione di iniziative condivise sia possibile ottenere il giusto riconoscimento e la considerazione da parte delle istituzioni, in particolare a livello regionale, nonché sollecitare l'attenzione pubblica circa le problematiche che contraddistinguono l’azione sociale. 

Una realtà esempio - Riassumendo, non sono pochi gli aspetti che fanno di NeASS una realtà unica nel suo genere, e nello specifico l'utilità sociale di questo ente è rappresentata da:
  • un migliore raccordo tra la rete degli aderenti per dare visibilità e maggiore efficacia alle attività svolte; 
  • un concreto raccordo tecnico e politico delle azioni degli enti aderenti e di rappresentanza presso i tavoli territoriali e presso gli Enti Istituzionali a livello regionale e nazionale;
  • una costante attività di ricerca scientifica, tecnica e normativa nel settore in cui gli enti aderenti operano, per migliorare le azioni e gli interventi della rete e di mettere a disposizione della rete, dati maggiormente fruibili;
  • la promozione di iniziative di studio e di realizzazione di attività formative di interesse comune.
Questi sono i principali aspetti che fanno di NeASS una realtà interessante e potenzialmente vincente in questo settore. Proprio per queste motivazioni, dovrebbe essere presa come riferimento per tutto quello che sta creando e il valore sociale aggiunto che caratterizza il suo operato quotidiano nei confronti del territorio e della società locale.


#VITAEVER
#NeASSLombardia
#NeASS

Grazie all’APP Vitaever® per Android, le attività sul territorio saranno ancora più efficienti



La nostra azienda da mesi lavora allo sviluppo di una APP Android dedicata agli operatori che, sul territorio, svolgono un’attività continuativa al servizio delle Persone.
Il vantaggio principale di questa APP Vitaever® è che consente di utilizzare il sistema anche senza una connessione Internet attiva. La sincronizzazione dei dati avviene non appena disponibile una connessione, senza che l’Operatore se ne debba preoccupare.



Per dare la possibilità all'operatore di velocizzare la registrazione di inizio e fine appuntamento, nella home dell’APP sono visualizzati gli appuntamenti in programma aggiornati cronologicamente, dando modo all'operatore di iniziare la sua attività senza ricercare un determinato appuntamento nell'agenda.
Una ulteriore preziosa novità, è rappresentata dalla possibilità di visualizzare nella sezione home le richieste ricevute, i messaggi e gli avvisi non letti dall'operatore.

Un'altra differenza fra APP e quella interfaccia web consiste nella la ricerca degli assistiti. Infatti, l'APP dà la possibilità di salvare gli ultimi 10 assistiti ricercati e visualizzati, velocizzando così le attività sul proprio gruppo di Assistiti.

La struttura dell’APP è intuitiva per rendere semplice l’utilizzo dell’applicazione; infatti, grazie al menu laterale è possibile accedere velocemente alle varie sezioni quali:

  •       Agenda: area dove viene visualizzata la propria agenda divisa in appuntamenti programmati, iniziati, passati e registrati
  •    Assistiti: sezione dove è possibile effettuare la ricerca degli assistiti o selezionare un assistito già cercato in precedenza per visualizzare dettagli relativi all'anagrafica dello stesso con la possibilità di contattare direttamente l'assistito o un suo famigliare telefonicamente o tramite email semplicemente selezionando il numero di telefono o l'indirizzo email, oppure per visualizzare la posizione dell'assistito sulla mappa cliccando sull'indirizzo che farà  aprire in automatico Google Maps e quindi si ha la possibilità di ottenere le indicazioni stradali per raggiungere l'assistito. Utilizzando il menu associato all'assistito, inoltre, è possibile consultare le varie sezioni dedicate ai diari, agli appuntamenti registrati dell'assistito o alle assistenze
  •       Gruppi Assistiti: vengono visualizzati tutti i gruppi di assistiti presenti nel reparto e selezionando il singolo gruppo sarà possibile visualizzare gli assistiti appartenenti a quello specifico gruppo.
  •    Richieste: in questa sezione vengono visualizzate tutte le richieste suddivise per ricevute, inviate ed evase
  •    Messaggi: all’interno di quest’ultima sezione sono presenti tutti i messaggi e gli avvisi ricevuti ed è possibile scrivere un nuovo messaggio o rispondere ad un messaggio ricevuto.
In caso invece, si vogliano visualizzare sezioni non presenti nell’APP, selezionando la voce “Vai al sito”, si verrà reindirizzati alla versione web. 

Per far sì che si possa utilizzare l’APP senza una connessione ad Internet, è necessario effettuare la sincronizzazione dei dati impostando la frequenza di sincronizzazione oppure selezionando la voce "adesso". Questa operazione è disponibile all’interno del menù dedicato alle impostazioni, dove è possibile attivare l’omonimo modulo chiamato “sincronizzazione”.



Con questa nuova APP, Vitaever® punta a cambiare in positivo il lavoro degli operatori che ogni giorno erogano un servizio alle persone che più di tutti hanno bisogno! 



#VITAEVER
#APPAndroid

martedì 7 marzo 2017

Vitaever: un software cloud per la gestione dei servizi sovracomunali

Realtà che aiutano i comuni e le provincie - In generale, quando si parla di Consorzi, Associazioni ed Organizzazioni che svolgono servizi sovracomunali, comunemente si intende realtà che in forma associativa gestiscono numerosi servizi ed interventi sociali a tutela delle fasce deboli della popolazione e per conto degli enti locali aderenti al servizio.

In pratica, questo si traduce in un fantastico modo per ovviare al problema della mancanza di una gestione locale dei servizi destinati a determinate categorie di cittadini residenti all'interno di una specifica area territoriale.

L'esigenza di strumenti affidabili ed efficienti - Questi servizi così gestiti, dovranno essere supportati però dall'adozione di una strumentazione ottimale al raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla realtà in questione: migliorare l'organizzazione delle attività, rendere le attività stesse più efficienti e migliorare concretamente la qualità di vita degli Assistiti e al tempo stesso la qualità del lavoro dei singoli Operatori.

Grazie alla comprovata utilità ed efficacia della tecnologia alla base del suo sistema, Vitaever® risulta una valida soluzione per gestire questi particolari e delicati servizi alla persona, sia a livello domiciliare che territoriale.
Praticamente, un sistema come Vitaever®, permette di pianificare, coordinare e rendicontare le attività in tempo reale, ottimizzando l'organizzazione del lavoro e coniugando efficienza organizzativa ed un concreto risparmio economico che di questi tempi può solo far bene! La nostra soluzione offerta, risulta così ideale ad ogni tipologia di organizzazione e ad ogni realtà che svolge servizi di questo tipo. Inoltre, la nostra piattaforma cloud permette la gestione informatizzata dei servizi territoriali e domiciliari sia in forma voucherizzata sia in appalto, andando a collegare in una grande e coesa rete i comuni aderenti, le eventuali cooperative accreditate, gli operatori socio-sanitari e ovviamente gli Assistiti in carico.

La migliore pubblicità è la testimonianza dei nostri clienti soddisfatti - Vitaever® è un sistema tecnologicamente innovativo, in quanto concretamente permette a tutti gli attori di godere dei suoi benefici: organizzazione, Operatori ed Assistiti.

La migliore testimonianza di quanto affermato, è rappresentata dai nostri due principali esempi pratici di adozione del nostro software cloud:





  • Azienda Speciale Consortile OffertaSocialerealtà territoriale per i servizi alla persona.Si tratta di una realtà con cui collaboriamo dal 2014, un'azienda speciale attiva dal 1° gennaio 2003.

    Ufficialmente, vi aderiscono 29 Comuni, e sono gli stessi comuni che anche prima della nascita di Offertasociale hanno gestito per un triennio servizi territoriali con la formula della Convenzione Intercomunale. In generale, ad oggi, vengono erogati servizi in un bacino d’utenza di circa 220.000 abitanti.

    OffertaSociale gestisce, in forma associata, numerosi servizi e interventi sociali a tutela delle fasce più deboli della popolazione (anziani, disabili, donne, minori e famiglie disagiate), per conto dei ventinove Comuni consorziati delle aree del Vimercatese e del Trezzese. Inoltre, pianifica ed eroga le risorse economiche del Piano di Zona e quelle derivanti da altri finanziamenti di natura statale e regionale, promuovendone un utilizzo solidale (secondo la Legge quadro 328/2000 sulla riorganizzazione dei servizi sociali).

    Questa interessante realtà, programma gli interventi sociali insieme ai diversi enti che erogano servizi, al Terzo settore e alle associazioni di volontariato, e in accordo con ATS, promuove l’integrazione delle politiche sociali con quelle sanitarie e socio-sanitarie. Infine, promuove la collaborazione tra i servizi sociali e quelli dell’istruzione, del lavoro e dell’abitare in un’ottica territoriale.

  • ASC Sociale del Legnanese (So.LE), Azienda Speciale Consortile per la gestione di servizi sociali.

    E’ nata nel Dicembre del 2014, per garantire concretamente ai cittadini uno standard di qualità dei servizi sociali che gli 11 comuni lombardi  nella zona del Legnanese, singolarmente, avrebbero rischiato di non riuscire a mantenere. Una interessante realtà che nel suo quotidiano svolge servizi focalizzati sulla tutela dei minori, gli inserimenti lavorativi, l'assistenza domiciliare, i trasporti per anziani e disabili ma non solo, infatti questa speciale organizzazione offre anche servizi legati all'immigrazione.


    Il servizio risulta davvero utile e, nello specifico, viene erogato a favore di tutta la popolazione residente all'interno del territorio locale e si rivolge principalmente alle fasce deboli della cittadinanza, con particolare riferimento a minori, disabili, anziani, adulti in difficoltà,  e con l'obiettivo di favorire il superamento della frammentazione esistente e del campanilismo, l'integrazione delle politiche per progettare in modo sovracomunale, la programmazione integrata, la condivisione delle competenze presenti nei Comuni, l'erogazione di servizi di qualità anche nei piccoli Comuni, la razionalizzazione nell'organizzazione delle risorse umane, i risparmi nella gestione dei servizi stessi favorendo la qualità delle prestazioni.

I due casi raccontati, rappresentano due importanti collaborazioni e siamo sicuri che questi rapporti continueranno nel tempo, raggiungendo un livello sempre maggiore per quanto riguarda la qualità del servizio offerto.

Nonostante piccoli e timidi segnali di ripresa, la crisi continuerà a pesare sui cittadini italiani, in particolare proprio su coloro che vivono in condizioni disagiate! Lo scopo primario di realtà come OffertaSociale e So.LE è dare pronte risposte ai nuovi e sempre più complessi bisogni dei cittadini grazie ad un sistema territoriale integrato. Tutto questo si traduce nell'impegno finalizzato al risolvere le problematiche giornaliere di chi ha bisogno con un nuovo welfare, ed entrambe queste realtà si stanno distinguendo nelle loro aree territoriali grazie ad un servizio efficiente e ben organizzato, gestito proprio dal nostro Vitaever®.

giovedì 15 dicembre 2016

Amazon Web Services, il migliore fornitore di servizi cloud


Non sorprende quanto emerso dal rapporto del 2015 redatto da Gartner “Critical Capabilities for Public Cloud Infrastructure as a Service, Worldwide”. Questa dettagliata analisi, effettuata confrontando 15 dei maggiori fornitori di questa tipologia di servizio (tra i tanti: Google, IBM, Microsoft, Fujitsu, ecc..), conferma il primato di Amazon Web Services per quanto riguarda i “tipici casi d’uso” (per la quale ha ottenuto valutazioni eccellenti!), vale a dire situazioni comuni in cui si ritrovano le aziende di media dimensione in ambito IT: sviluppo di applicazioni, elaborazioni in batch, applicazioni cloud-native ed applicazioni aziendali generali.


Scegliere Amazon, insomma, significa scegliere il migliore partner tecnologico per la distribuzione di applicazioni SaaS. Questo vale anche e soprattutto in
 campo socio-sanitario, dove si sta affermando il servizio Vitaever®, in particolare grazie alla possibilità di localizzare i dati sanitari con certezza all’interno della Comunità Europea, le politiche di sicurezza messe in campo da Amazon ed i sistemi di cifratura dei dati.

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martedì 15 novembre 2016

Invecchiamento, Assistenza Domiciliare & Non-Autosufficienza in Italia

Invecchiamento, Assistenza Domiciliare & Non-Autosufficienza in Italia

L’assistenza agli anziani non autosufficienti è una delle emergenze sociali non adeguatamente affrontate nel nostro Bel Paese, nonostante sia nota la spiccata longevità della popolazione nostrana e la crescente incidenza delle persone anziane che vivono sole.

Invecchiamento & non-autosufficienza, lo scenario italiano

Una delle conseguenze più rilevanti dell’invecchiamento è il bisogno di assistenza
continuativa a causa dell’impossibilità nel portare avanti le attività quotidiane. La progressiva riduzione dell’autonomia funzionale nella popolazione anziana assume ormai una dimensione sociale non trascurabile. Come se non bastasse, la rete familiare risulta sempre più fragile e spesso inadeguata nel tentativo di prendersi cura dei bisogni dell’anziano e l’opzione politica che richiede ai caregiver informali sempre più compiti di cura e di alta responsabilità appare improponibile, ponendosi peraltro in discontinuità con le strategie di cura adottate nei sistemi di protezione sociale più efficaci nel resto d’Europa.

Nei prossimi anni, in Italia, la domanda di servizi socio-sanitari e la relativa spesa pubblica e privata sono destinate ad aumentare in modo considerevole, specie per quanto riguarda l’assistenza continuativa (Long- Term Care, “Ogni forma di cura fornita a persone non autosufficienti, lungo un periodo di tempo esteso, senza data di termine predefinita” – OCSE). A questo riguardo, secondo un recente studio, la spesa pubblica complessiva che ammonta all’1,9% del PIL nel 2015 (di cui circa due terzi erogata a soggetti con più di 65 anni), crescerà fino al 3,2% nel 2060 (Mef – Dipartimento della Ragioneria dello Stato, 2016).

L’affermarsi di questi bisogni va posto in relazione soprattutto con il progressivo
invecchiamento generale della popolazione e la crescita dei casi di malattie
neuro-degenerative, nonché con il forte incremento del numero delle famiglie cosiddette mononucleari che mina le potenzialità dell’assistenza erogata all'interno dei nuclei familiari.

Infine, sulla capacità di soddisfare la domanda incide inoltre anche la progressiva evoluzione del sistema ospedaliero verso l’assistenza per i soli acuti, da cui deriva la forte esigenza di promuovere un’assistenza extra-ospedaliera in grado di affrontare i bisogni della fase post-acuta dell’intervento sanitario.

Il ruolo del caregiver in Italia

Il tema dei servizi residenziali e del loro uso da parte degli anziani è strettamente legato al ruolo che i caregiver familiari e informali svolgono in Italia nell'ambito dell’assistenza continuativa.
Le indagini empiriche provano che, alla base delle scelte operate dalla famiglia quando si presenta un caso di non autosufficienza, agiscono non solo fattori economici e culturali ma anche affettivi.
Alcune ricerche scientifiche realizzare dall'Agenzia Sanitaria della Regione Emilia Romagna (2005) dimostrano che davanti alla condizione problematica di un soggetto anziano, la prima opzione sia sempre quella di una attivazione delle risorse interne alla famiglia. A questo proposito. alle attività di cura che i familiari svolgono in favore dell’anziano non autosufficiente viene attribuita una forte valenza affettiva: il lavoro di cura non viene cioè percepito come una semplice esecuzione di mansioni ma se ne evidenziano gli aspetti connessi al contatto quotidiano, all'intimità, alla convivenza, allo scambio comunicativo. Parallelamente, queste ricerche evidenziano anche la gravosità dei compiti che i caregiver familiari si trovano a dovere sostenere, e la grande difficoltà a conciliare tra loro le esigenze dell’anziano, della famiglia propria e, quando c’è, del lavoro retribuito.

E’ piuttosto evidente che la condizione di non autosufficienza determina una reciproca dipendenza tra l’anziano e il suo responsabile di cura e ciò va ad incidere anche sugli equilibri familiari e lavorativi di quest’ultimo.

L’evoluzione del famiglia moderna italiana e conseguente degrado della cura all'anziano non-autosufficiente

Dunque nel nostro paese gli scarsi investimenti nei servizi domiciliari hanno portato ad una situazione in cui la domanda supera di gran lunga l’offerta pubblica e molte famiglie devono sopportare l'onere finanziario delle crescenti esigenze di cura, anche se nel periodo pre-crisi, in base a uno studio europeo pubblicato nel 2007, meno di una famiglia italiana su tre (27%) poteva permettersi di pagare per l'assistenza professionale a domicilio (Commissione Ue, 2007).

Negli ultimi anni il progressivo declino della famiglia quale principale erogatrice di cure, legato in particolare alla crescente partecipazione al mercato del lavoro da parte della donna, alla progressiva riduzione del numero dei figli e dei componenti del nucleo familiare e all'introduzione di nuove regole nei regimi previdenziali, ha determinato l’instaurarsi di una nuova divisione del lavoro di cura verso gli anziani non autosufficienti.

Negli ultimi anni le statistiche ISTAT e altre indagini campionarie puntano il dito sull'indebolimento del ruolo dei caregiver familiari nelle attività di cura rivolte agli anziani, come conseguenza delle trasformazioni socio-demografiche avvenute in seno alle famiglie.
Insomma, sembra che in Italia il numero dei caregiver sia aumentato, ma la quantità di tempo dedicato alle attività di cura è in diminuzione. Così, meno famiglie riescono a beneficiare di aiuto attraverso le reti informali e chi aiuta lo fa in modo più selettivo e mirato alle situazioni più critiche (ISTAT, 2015).
caregiver italiani

Le prospettive future italiane

Fino a qualche anno fa la forte solidarietà intra-generazionale ha garantito un’assistenza informale da parte delle generazioni più giovani nei confronti di quelle anziane più fragili. Ma quale scenario si delinea alla luce del processo di invecchiamento registrato in Italia?

Oggi giorno, la preoccupazione crescente è rappresentata dal timore che nei prossimi anni, se i sistemi di cura formali non punteranno maggiormente (rispetto il passato) sulle prestazioni domiciliari, sulle forme alternative alle RSA (le comuni case di residenza per anziani) e sull'integrazione degli interventi rivolti agli anziani non autosufficienti, il pesante onere posto sulle famiglie potrebbe rovesciarsi in un aumento dell’istituzionalizzazione, in controtendenza con la programmazione socio-sanitaria prevalente in Europa.

Date queste considerazioni, quindi, il timore è che le conseguenze sociali saranno davvero pesanti, tenendo conto anche della recente evoluzione dell’offerta privata di posti letto per anziani. In Italia, infatti, nonostante la riduzione dei ricoveri degli anziani nelle strutture residenziali, negli ultimi tempi è aumentato il numero delle strutture private non convenzionate (Cerved, 2016), alcune delle quali basano la propria strategia di business operando in aree territoriali a bassa densità di offerta di posti letto (soprattutto nel centro e nel sud del paese dove queste aziende sono in competizione con uno scarso numero di player pubblici e privati) e con un livello di trasparenza comunicativa non adeguato, specie per quanto riguarda le rette e i servizi di base e opzionali forniti.

Purtroppo, i rischi sociali sono alti! Basti pensare che solo nel periodo gennaio-luglio 2016, in base ai dati rilasciati dal ministero della Salute su 1.647 controlli in strutture (pubbliche e private) per anziani sono state rilevate 472 (28%) non conformità: mancanza di autorizzazione, maltrattamenti, esercizio abusivo della professione sanitaria, abbandono d’incapace, inadeguatezze strutturali ed assistenziali le violazioni più frequenti.

eHealth in ItaliaE’ il segno che la programmazione dei servizi residenziali e l’assistenza continuativa agli anziani necessitano di una profonda riorganizzazione e del potenziamento degli interventi.

Il ruolo di servizi come Vitaever®

Se da un lato le sempre più favorevoli condizioni di sopravvivenza fanno registrare un incremento del numero di ultra 65enni, dall'altro lato c'è da considerare che in tale contesto, puntare sull'innovazione sia un passo necessario e non più rinviabile.

Ecco perché risulta importante puntare sull’eHealth come leva strategica che può contribuire fattivamente a conciliare la qualità del servizio con il controllo della spesa e, soprattutto, per favorire l’erogazione delle cure secondo percorsi clinico-assistenziali strutturati che possano adattarsi in modo flessibile e personalizzato ai bisogni di salute dei cittadini.
Oggigiorno, portare la cura nella casa dei pazienti e quindi l’avvicinamento dell’offerta di salute ai bisogni dei pazienti è sempre più un obiettivo da dover realizzare nel breve termine. A questo proposito, la “tecno assistenza” può rappresentare uno strumento utile per permettere all'anziano di non essere sradicato dal proprio contesto sociale.
Molto probabilmente, alla base di tutto, esiste un primario bisogno di rivedere il Sistema Sanitario italiano in modo da renderlo in grado di sfruttare al meglio nuove tecnologie come la telemedicina e i software Cloud. Proprio servizi di questo tipo rappresentano una risorse fondamentale nel tentativo di migliorare non solo la qualità di vita dell’assistito, ma anche (e soprattutto) la qualità del lavoro del professionista della salute che assiste l’anziano.


Il Cloud computing, tecnologia alla base di servizi come il nostro Vitaever®, offre il vantaggio di poter garantire ad ogni organizzazione sanitaria e socio-assistenziale (pubblica e privata), indipendentemente dalla propria dimensione, di dotarsi di un’infrastruttura tecnologica per gestire la propria attività quotidiana in modo più che efficiente. Questo significa che, grazie a Vitaever per esempio, le piccole strutture potrebbero dotarsi dello stessa tecnologia di una più grande, pagando in funzione della propria dimensione (in termini di attività svolta o numero pazienti) e favorendo lo scambio di informazioni ed il concetto di rete. Inoltre, oltre a garantire un modello di costo sostenibile per l’organizzazione stessa, Vitaever® cresce e si evolve grazie al contributo di tutti i suoi utilizzatori.
Ma a beneficiare di servizi come Vitaever®, non sono solo le strutture organizzative!
Infatti, principalmente, a beneficiarne sono i pazienti assistiti. Con questi strumenti tecnologicamente innovativi, il professionista della salute non solo riuscirà a concentrarsi maggiormente sulla sua attività principale, ma riuscirà a garantire una qualità di lavoro nettamente maggiore all'anziano in cura.


Per tutti questi motivi, quindi risulta davvero importante investire in servizi socialmente utili! Come abbiamo visto, a beneficiarne sono davvero tutti, ma soprattutto gli anziani e le loro famiglie.
software Cloud al servizio dell'assistenza domiciliare

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